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Sistema Armamento Ferroviario
Le differenze tra una stazione realizzata con materiale commerciale e la medesima stazione modificata secondo il sistema ARMAMENTO FERROVIARIO sono rilevanti, e riguardano principalmente due aspetti:
la fedeltà alla realtà nella riproduzione dell’impianto di stazione tramite l’uso degli scambi come al vero, e la possibilità di aumentare la lunghezza dei binari di sosta.
Questi due aspetti, la somiglianza al reale nella riproduzione ferroviaria e il guadagno di uno spazio maggiore, sono tra loro connessi.

Sviluppo dell'impianto

Consideriamo, attraverso questo primo esempio, il progetto realizzato da un fermodellista per la sua stazione di Ventimiglia:

 

Qui possiamo vedere che, sebbene i binari che dal lato sinistro di arrivano alla stazione siano stati realizzati seguendo la geometria di una ampia curva, il gruppo di scambi comincia, più o meno, nel punto in cui si innesta il tratto rettilineo, proprio al termine della ampia curva. Di conseguenza lo spazio occupato dal gruppo di scambi va a decremento delle lunghezze dei binari di sosta.

Il Sistema Armamento Ferroviario

Modifica

La soluzione ottimale prevede la modifica di quella ampia curva. Vediamo come:

Un primo tratto curvo, con raggi che variano tra i 65 cm e i 70 cm, si innesta nella parte iniziale degli scambi della stazione. Da questo punto in poi i raggi delle curve variano tra i 2,00 m e i 6,00 m (al vero, tra 200 e 500 m). Da notare che curve di raggio intorno ai 2,00 m (in H0) corrispondono, al vero, alle più comuni curve che si trovano nei piazzali di stazione.

Da questo schema sono evidenti due cose:

  1. la notevole maggiore lunghezza dei binari di sosta avendo arretrato gli scambi più verso sinistra

  2. L’aver creato curve che, in H0, riproducono fedelmente quelle reali, consentono ai modelli di compiere gli stessi movimenti dei treni veri...

2.jpg

Un altro esempio si ha con il seguente progetto. Vediamo la figura dove sono riportate le misure del plastico e le misure della lunghezza dei binari di sosta:

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Lungo il lato di 6,00 m i è inserita la stazione. Le due curve che danno accesso alla stazione e i susseguenti gruppi di scambi occupano circa 2 metri per lato, per un totale di ben 4 metri. Risulta che i binari di sosta hanno una lunghezza di appena 2,00 m.

Se consideriamo inoltre che le curve realizzate con binari commerciali, per la loro natura poco estetica, verranno posizionate in galleria, lo spazio effettivo residuo per vedere circolare i treni è veramente scarso.

L’idea migliorativa prevede:

  1. spostare l’impianto ferroviario verso l’esterno dei moduli, in modo da recuperare più spazio.

  2. le curve commerciali si adoperano per una lunghezza minima, ovvero quella necessaria per inserire una curva di raccordo con la stazione che abbia un raggio ampissimo (qui 3,00 m in H0).

  3. Lo sviluppo della parte in vista adesso è di 5,40 m, quasi la totalità della lunghezza del plastico.

  4. Sulle curve di raggio 3,00 m è già possibile inserire gli scambi perché, come al vero, si adatteranno alla geometria di questa curva.

 

Se considerando un gruppo elementare di scambi come quello rappresentato nel progetto di base e lo rifacessimo con scambi ARMAMENTO FERROVIARIO, questi occuperebbero una lunghezza di 1.00 m scarso. Detraendo quindi 1 m per lato dalla lunghezza complessiva del tracciato di progetto, si ha che i binari di sosta sono lunghi, adesso, intorno ai 3.40 m rispetto ai 2.00 m originari ... una bella differenza!

Il Sistema Armamento Ferroviario

Ma le soluzioni che offre ARMAMENTO FERROVIARIO non si fermano al solo sviluppo dell’impianto di stazione. E qui entra in gioco il secondo aspetto di questa visione innovativa: la complessità di alcuni intrecci di scambi è letteralmente impossibile da realizzare con materiale commerciale, ed è proprio in questi casi che si evidenzia ancora una volta la possibilità di recuperare spazio, addirittura enfatizzando il realismo. Le immagini che seguono appartengono a un paio di diorami dimostrativi, e chiariscono il concetto più di ogni parola:

Tutti gli esempi qui esposti riproducono fedelmente le stesse soluzioni adottate dalle FS per i raggruppamenti di scambi: dimensione e disposizione delle traversine, interbinari, distanze tra i cuori dei diversi elementi, angoli degli incroci e relativi attraversamenti… Niente è frutto di improvvisazione!!

Ma vi è un altro aspetto che renderà l’impianto della stazione più vero che mai. Dopo anni di ricerche sono venuto in possesso di una vasta quantità di pubblicazioni dove si spiegano le differenze tra “grandi stazioni”, “stazioni di testa”, “stazioni di media importanza”, “stazioni di riordino”, “piccole stazioni”, “stazioni marittime”, “smistamenti”, “scali merci”, “depositi locomotive” e tanto altro ancora. Ognuna di esse ha caratteristiche proprie, di ognuna esiste uno schema di base dove ogni binario ha la sua specifica funzione. E proprio come nella realtà, durante la progettazione è un vero divertimento riportare quel dato schema che si è scelto alle necessità della stazione del nostro plastico, modificandone alcune parti per adattarle alle caratteristiche e all’uso che ne vogliamo fare noi. Esattamente come accade al vero dove, in definitiva, ogni stazione è diversa dall’altra.

E' possibile realizzare questo stesso concetto anche con materiale tedesco, svizzero e francese.

ARMAMENTO FERROVIARIO propone un nuovo modo, totalmente innovativo, di concepire l’impianto ferroviario; ogni elemento è progettato espressamente per quel singolo plastico, realizzato con sue proprie geometrie, irripetibili altrove. Pezzi unici, che hanno con tutti gli altri pezzi unici di tutti gli altri impianti ferroviari, la comune capacità di riprodurre la ferrovia vera in miniatura…

… i nostri plastici cominceranno davvero ad avere quell’antico odore dei treni … e i treni stessi cominceranno, finalmente, a muoversi sugli scambi come i treni veri!

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